domenica 2 maggio 2010
Insulti omofobi e schiaffi
Nella notte tra sabato 24 e domenica 25 aprile un volontario di Arcigay Roma, Mattia, 22 anni è stato insultato e aggredito da un gruppo di 4 ragazzi di circa venticinque anni a bordo dell´autobus N8 in zona Trastevere: dopo aver provato a replicare, colpito ripetutamente e preso per il collo, è poi sceso dalla vettura.
“E´ lennesimo episodio di omofobia che si verifica nella nostra città – ha detto il presidente di Arcigay Roma, Fabrizio Marrazzo - siamo molto preoccupati perché assistiamo al moltiplicarsi di questi comportamenti violenti e intimidatori che offendono non soltanto la persona aggredita e la comunità lesbica e gay, ma la libertà di tutti i cittadini".
"La cosa che mi ha colpito maggiormente – ha detto Mattia - è l´indifferenza degli altri passeggeri: nessuno di loro, pur assistendo alla scena, ha detto qualcosa o è intervenuto per fermarli. Io ero seduto e leggevo un libro, poi queste persone, dopo aver preso di mira un uomo di colore hanno iniziato a dirmi che facevo schifo perché gay".
"La nostra città non può permettersi di restare indifferente verso comportamenti di questo tipo – ha aggiunto Marrazzo -
Purtroppo in Italia non esistono leggi che prevedano un´aggravante nel caso di aggressioni motivate da odio nei confronti di lesbiche, gay e trans. E´ necessario che il legislatore affronti la questione per mettere fine a questa diffusa percezione di impunità, così come è importante che le Istituzioni siano al fianco della nostra comunità aumentando l´impegno contro ogni forma di discriminazione con iniziative nelle scuole e nella pubblica amministrazione o con campagne di comunicazione e sensibilizzazione. Alla Regione Lazio, per questo, chiediamo di riprendere al più presto le campagne antiomofobia di Gay Help Line 800.713.713 e al Comune di Roma di aumentare la diffusione della prossima campagna. La maggior parte delle vittime, infatti - conclude Marrazzo - non denuncia gli episodi per paura delle conseguenza in famiglia o nel lavoro: il nostro servizio cerca di dare quel supporto legale e psicologico che dia loro la forza di denunciare".
"Quanto accaduto la notte tra sabato e domenica a Trastevere è un atto vile e da condannare con la massima fermezza. A nome mio e di tutta l'amministrazione voglio esprimere la mia vicinanza al ragazzo aggredito. Mi auguro che gli autori dell'aggressione vengano individuati al più presto e puniti come meritano".
Parole, queste, di Gianni Alemanno, Sindaco di Roma.
"Provo un senso di profonda frustrazione nel realizzare che non è più possibile neanche salire su un mezzo di trasporto senza correre il rischio di non tornare a casa incolumi e con il conseguente senso di angoscia che questo provoca non solo nelle vittime, ma anche nelle loro famiglie e in tutti i cittadini".
Parole, queste, di Nicola Zingaretti, Presidente della Provincia di Roma.
"È un fatto gravissimo, di inaccettabile violenza e intolleranza che va condannata e combattuta. Al giovane aggredito va tutta la solidarietà mia e della istituzione che rappresento. La Regione, nell'ambito delle sue competenze, non farà mancare certamente tutto il proprio impegno contro qualsiasi forma di discriminazione e a sostegno di una cultura della tolleranza e del rispetto del prossimo".
Parole, queste, di Renata Polverini, Presidente della Regione Lazio.
Parole, parole, parole.
Noi ce pijamo le botte e in Parlamento discutono di intercettazioni, par condicio e legge elettorale.
Non fa una cazzo di piega.
Brasile: da oggi le coppie gay possono adottare
Il Tribunale Superiore di Giustizia brasiliano delibera a favore delle adozioni gay: "non è importante che i bambini abbiano genitori di sesso opposto".
Il Tribunale Superiore di Giustizia del Brasile ha riconosciuto il diritto per le coppie dello stesso sesso di adottare bambini. I giudici del Tribunal Superior de Justicia prendendo in considerazione il ricorso della Fiscalia dello Stato di Rio Grande che aveva fatto ricorso per il ritiro della custodia di due minori affidati ad una coppia omosessuale, hanno deliberato in favore della coppia, sottolineando come non sia importante che i bambini abbiano due genitori di sesso opposto, bensì che vengano rispettate le volontà dei bambini stessi.
"Questo è un giudizio storico per l'intera comunità LGBT perché riconosce non solo i diritti gay, ma anche la dignità umana, la dignità dei minorenni e delle donne", ha commentato il giudice.
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